In Chatwin, Tuono Pettinato rivela un talento che va ben oltre la sua classica vena ironica e ci regala la storia paradossale e struggente di un vagabondo unico nel suo genere.
Chatwin ha tutto quello che un felino può desiderare: un tetto sulla testa, dei padroni che lo adorano, cibo a volontà e la libertà di fare tutto quello che vuole. Tutto meno una cosa: andare dove gli pare. Sfogliando i libri che ha trovato sugli scaffali del salotto, ha imparato a leggere e ha scoperto un mondo molto più vasto dell’appartamento in cui è restato chiuso troppo a lungo. Una mattina, senza alcuna ragione apparente, decide di dire addio alla vita comoda e si lancia all’avventura.
Ben presto scoprirà di non essere l’unico animale ad aver fatto questa scelta così radicale e incontrerà intere comunità di bestiole erranti, viaggiatori con un preciso codice di regole grazie al quale percorrono il mondo in lungo e in largo, tenendosi a debita distanza dal pericolo numero uno: gli esseri umani, capaci al tempo stesso di crudeli nefandezze e di asfissianti eccessi d’affetto.